Arrivare alla fine della settimana con la sensazione di essere “cotti”: è sostenibile tutto ciò?

Queste non sono domande molto comuni. Sono domande che richiedono coraggio, e se sono pochi quelli che si mettono veramente davanti allo specchio, sono pochissimi quelli disposti ad affrontare un vero cambiamento. Quello della sostenibilità non sarà un percorso generato a partire dalle masse.

Oggi i pionieri della sostenibilità sono una esigua minoranza, cresceranno, ma attenzione: probabilmente rimarranno sempre una minoranza, grazie alla quale però potranno essere avviate trasformazioni di cui potrà beneficiare anche la maggioranza inconsapevole.

E quando, grazie ai pionieri, lo sviluppo sostenibile avrà apportato benefici per tutti, la gratificazione di avere dato un senso alto alla propria azione sarà impagabile.

Vi invito a considerare questa ipotesi: Abbiamo il “grave privilegio” di partecipare a un momento straordinario dell’evoluzione umana, un bivio critico che imporrà a ciascuno di fare delle scelte che potranno avere due esiti possibili:

- l’estinzione della nostra specie, oppure

- una nuova direzione evolutiva

Questa ipotesi è già attualmente considerata da chi ha coniato il termine di ANTROPOCENE.

Molti sono gli ostacoli che si frappongono fra l’essere umano e la svolta verso lo sviluppo sostenibile: dalla neurologia del nostro cervello rettiliano, alla supremazia del principio edonostico, dalla percezione di “lontananza” rispetto all’immediato quotidiano delle tematiche, al senso di impotenza, alla complessità dei temi e via dicendo…

Al di là delle varie definizioni correnti, voglio dare la mia definizione di COMPORTAMENTO SOSTENIBILE come ogni comportamento che ha come conseguenza un miglioramento del benessere personale e collettivo, autentico e durevole nel tempo. In altre parole: ciò che può far stare veramente bene noi e gli altri, nel presente e nel futuro.

Quindi la domanda è: Cosa ci dà vero ben-ESSERE?

Per tentare di rispondere partirò dal tratteggiare una definizione di “essere umano”. Chi è l’essere umano?

Gli esseri umani, innanzitutto, sono animali in natura. Condividiamo con gli altri animali l'essere dotati di un corpo, di istinti e di pulsioni. Nel regno animale, siamo caratterizzati da essere quelli con il cervello più sviluppato, il che ci ha portato ad avere una straordinaria intelligenza e nei casi migliori, anche una capacità di razionalità, che purtroppo non sempre viene ben utilizzata.

Ma ciò che veramente ci distingue da tutti gli altri animali, rendendoci umani, è la nostra capacità di accedere a un livello superiore di consapevolezza attraverso la nostra coscienza. Questa capacità non ha un punto di origine definito, ma attraverso maestri e antiche tradizioni, abbiamo appreso che possiamo raggiungere una consapevolezza che ci connette a tutto, su molteplici livelli.

Umanamente dunque, ciò che ci fa stare bene non è, come qualcuno continua a volerci fare credere, ciò che possediamo, o ciò che consumiamo, ma la nostra CONNESSIONE, ovvero essere presenti nella nostra COSCIENZA, a diversi livelli: la connessione con noi stessi, la connessione con gli altri, la connessione con la natura, la connessione con il tutto (ormai dimostrata anche dalla fisica quantistica), e infine la connessione fra generazioni.

Qualcuno ritiene che i disagi di cui l’uomo soffre sono dovuti principalmente al suo comportamento egoistico, ma si consideri che all’origine di patologie come le depressione, l’ansia, e altri disturbi mentali come lo stesso narcisismo qualcuno colloca una sorta di condizione esistenziale che è stata introdotta in filosofia a cavallo fra il ‘700 e l’800 da filosofi come Hegel e Rousseau con la denominazione di ALIENAZIONE (dal latino alienus, che significa 'altro') , consistente nella perdita della consapevolezza della propria connessione.

Il concetto di alienazione è stato ulteriormente sviluppato e applicato in diversi contesti, tra cui psicologia e sociologia, ed è stato utilizzato per esaminare vari aspetti della condizione umana, inclusa la disconnessione dalle proprie capacità, la perdita di senso di appartenenza e il distacco dalla propria natura profonda.

Mi viene da correggere il titolo di un dipinto di Goya che recitava “il sonno della ragione genera mostri” in un più contemporaneo “il sonno della coscienza genera mostri”.

Perché il sonno della coscienza porta alla alienazione cioè alla perdita della connessione.

Non ci soffermeremo sulle cause che hanno portato la nostra società a questa condizione, ma mi limiterò ad affermare la mia forte convinzione che allo sviluppo dell’intelligenza razionale abbiamo urgente bisogno di affiancare l'elevazione della coscienza, che è ancora in una fase embrionale, anche se - ritengo - sempre più persone stanno cercando di accedere a una maggiore auto-coscienza.

La mia visione della sostenibilità si basa sulla necessità di raggiungere una massa critica di esseri umani consapevoli della loro connessione a tutti i livelli, dal sé al tutto.

La sostenibilità si articola in due direzioni principali:

- da un lato, il pensiero razionale ci aiuta a migliorare le condizioni materiali, soddisfacendo i nostri bisogni primari come animali intelligenti.

- dall'altro, l'approfondimento della consapevolezza e della coscienza ci porta a sviluppare una sensibilità verso la nostra connessione con il tutto.

In ciò consiste in definitiva il mio approccio alla sostenibilità come CONNESSIONE CONSAPEVOLE, ovvero

1) Vivere in un migliore stato di coscienza (più “umanamente”)

2) Sviluppare un profondo senso di connessione e quindi di rispetto per ogni essere umano, qualunque sia la sua condizione, e per ogni essere vivente

3) Impegnarci per consentire ad ogni essere vivente di accedere alle condizioni per un benessere non solo individuale ma anche collettivo, nel rispetto del pianeta e delle generazioni future

 

Per saperne di più

https://www.associazioneslowbusiness.it/prossimi-appuntamenti1/percorso-green-business

 

Autore dell'articolo:

arch. Massimo Calabria

 

fondatore e amministratore soc. CREA srl

www.sistemacrea.com

 

fondatore e presidente ass.ne SLOW BUSINESS

www.associazioneslowbusiness.it

 

autore del MANIFESTO DELLO SLOW BUSINESS

https://www.associazioneslowbusiness.it/perch%C3%A8-e-come-iscriversi/manifesto

 

linkedin

https://www.linkedin.com/in/m-calabria-presidente-ass-slow-business/

 

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