SCRIVERE: Perchè? Come? Per chi?

La prima volta che ho scritto qualcosa al di fuori degli impegni scolastici è stato per una lettera a una ragazzina di cui mi ero innamorato.
Non riuscivo a trovare il coraggio di parlarle e allora le scrissi, e devo dire che ne valse la pena.
Per me quella fu la scoperta dell'utilità della scrittura, al di fuori dei quaderni che dovevo mostrare ai miei insegnanti.
Compresi l'importanza di poter comunicare con qualcuno che non si trova presente davanti a te. Il mio messaggio avrebbe potuto essere letto in un altro luogo, in un altro momento, e avrebbe potuto anche essere riletto e conservato.
Compresi che scrivere mi permetteva di essere molto più preciso che nel parlare. Potevo scegliere le parole esatte, usare le espressioni più adeguate, riflettere su ciò che volevo esprimere.
Compresi che mentre scrivevo potevo chiarire meglio, prima di tutto a me stesso, quello che provavo, quello che desideravo, quello che volevo chiedere e che potevo offrire.
Quando rividi quella che sarebbe poi diventata la mia prima fidanzatina mi sentii molto più sicuro di me.
Lei aveva letto la lettera, e io avevo ben chiaro quello che le avevo scritto: ci trovammo su una panchina ai giardinetti e provai l'ebbrezza del primo amore.

Sono passati più di quarant'anni e oggi, ormai compromesso dalla mia deformazione professionale, penso a quella mia prima lettera come alla mia prima lettera di vendita!
Il contenuto - in sostanza - era tutto focalizzato sul farmi scegliere, fra gli altri, da colei alla quale io mi offrivo con tutto me stesso. In quella occasione funzionò, ma avrebbe anche potuto non funzionare...

Rimango convinto che, anche nella società dell'immagine, l'uso della parola scritta sia ancora determinante nel veicolare messaggi, nello scambio di informazioni, nel processo di apprendimento e quindi nella evoluzione personale e professionale di chiunque.

Quindi penso che - nel mondo del business - dedicare attenzione al miglioramento della propria scrittura rappresenti una necessità imprescindibile, anche in un'epoca in cui immagini e video impazzano.
E credo che, con l'avvento dell'intelligenza artificiale, scrivere avrà senso solo se il contenuto sarà rappresentativo di una esperienza personale, e quindi di una testimonianza umana, emotiva e soggettiva, che nessuna macchina possa riprodurre.

Slow Song: Nino Bonocore: SCRIVIMI
https://www.youtube.com/watch?v=L-ambMCLcTA

Per saperne di più
https://www.associazioneslowbusiness.it/prossimi-appuntamenti1/slow-books


Autore dell'articolo:
arch. Massimo Calabria

fondatore e amministratore soc. CREA srl
www.sistemacrea.com

fondatore e presidente ass.ne SLOW BUSINESS
www.associazioneslowbusiness.it

autore del MANIFESTO DELLO SLOW BUSINESS
https://www.associazioneslowbusiness.it/perch%C3%A8-e-come-iscriversi/manifesto

linkedin
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