SOSTENIBILITA': verso un nuovo PARADIGMA

Occupandomi da tanto tempo di sostenibilità ambientale ho sempre accolto con entusiasmo i vari orientamenti che le istituzioni internazionali e locali hanno espresso nel corso degli anni, dalla conferenza di Rio in poi (i precedenti non li ho vissuti direttamente in quanto ero troppo giovane...) e quindi ho ovviamente accolto con entusiasmo le direttive che nel corso degli ultimi anni e mesi stanno mettendo il nostro sistema socio-economico di fronte a una svolta che appare ormai irreversibile.
Ovviamente, alla soddisfazione di vedere finalmente emergere con sempre maggiore determinazione le istanze che vidi affiorare timidamente, e fra mille perplessità, ormai molti anni or sono, si aggiunge la consapevolezza che quella della sostenibilità sarà una sfida di portata epocale, con esiti tutt'altro che scontati.
Questa volta non si tratta semplicemente di “alzare l'asticella” e di chiedere a istituzioni, imprese, cittadini di “fare uno sforzo” per migliorare questo o quell'aspetto, o di impegnarsi per porre maggiore attenzione a questa o quella tematica.
Questa volta, se vogliamo comprendere la questione della sostenibilità nella sua piena accezione, si tratterà di fare un vero e proprio salto di paradigma.
Che cosa è un paradigma? E' un modo in cui una collettività concepisce la realtà, e ne accetta gli assunti di base.
Il paradigma dominante dell'attuale sistema economico neo-capitalista globalizzato è, semplificando al massimo: la crescita delle produzione e dei consumi come obiettivo assoluto e universale.
E' però ormai evidente come questo paradigma, se ha portato benefici materiali di portata inimmaginabile in tutto l'occidente - e non solo - nel corso di alcune generazioni, ha anche generato problematiche di portata altrettanto inimmaginabile, fino a rivelarsi - ormai inequivocabilmente - come insostenibile.

E quindi alla domanda che è stata fino ad oggi, nel segno del paradigma della crescita, ripetuta come un mantra dalle più influenti autorità economiche (e di riflesso, ormai, politiche), ovvero: “come è possibile attivare e stimolare la crescita economica nel maggior numero di stati e nazioni?” dovranno sostituirsi una serie di domande ben più complesse, alle quali sarà necessario, e tremendamente difficile, rispondere, fra le quali: “crescita di che cosa?” “a beneficio di chi?” “a quali costi?” “pagati da chi?” “quali sono i reali bisogni in gioco?” “quali sono i limiti?”.
Queste sono solo alcune delle domande che il paradigma della sostenibilità imporrà, e ciascuno, magari mentre legge questo post, potrà prendersi un momento per formularne altre, altrettanto complesse e altrettanto affascinanti.

Le risposte che sapremo dare definiranno con sempre maggiore chiarezza il nuovo paradigma, del quale oggi riusciamo a intuire solo la necessità, e le radicali trasformazioni che necessariamente dovranno essere introdotte a livello economico, ambientale, sociale, culturale, politico.
Tempi e modi in cui tutto ciò si concretizzerà sono al momento impossibili da stabilire.
Ciò che si può stabilire sin d'ora è che, in ogni caso, ciascuno di noi avrà un ruolo, e che il modo in cui ciascuno eserciterà questo ruolo determinerà gli esiti di questa trasformazione che non potranno che essere: evoluzione verso un sistema globale più armonico, oppure inarrestabile declino.
Credo che per chi vive in questa epoca il privilegio di poter vivere questa sfida da protagonista sia da valorizzare come una straordinaria opportunità, da vivere nella piena assunzione delle proprie responsabilità, con tutto il coraggio e l'entusiasmo che questa sfida richiede.
Siamo pronti?

Slow Song: Pierangelo Bertoli: EPPURE SOFFIA
https://www.youtube.com/watch?v=lPMNpXykdVE

Per saperne di più
https://www.associazioneslowbusiness.it/prossimi-appuntamenti1/percorso-green-business

Autore dell'articolo:
arch. Massimo Calabria

fondatore e amministratore soc. CREA srl
www.sistemacrea.com

fondatore e presidente ass.ne SLOW BUSINESS
www.associazioneslowbusiness.it

autore del MANIFESTO DELLO SLOW BUSINESS
https://www.associazioneslowbusiness.it/perch%C3%A8-e-come-iscriversi/manifesto

linkedin
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